Yameta |
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| (Fuori dal GDR: Di nulla, Bord.. ma senti, vuoi che la ragazza sia la tua fidanzata o possiamo, per così dire, far si che Obito se ne interessi?)
Non posso farci nulla, le Hyuga sono irresistibili! Eheheh. -Dimenticavo.. era per questo che gli Hyuga sono morbosi a volte- commentai seccato Lo Tsuchikage mi fissò curioso -Deve conoscerli bene gli Hyuga, se possiede il Byakugan nell'occhio sinistro.. è stato il premio per uno scontro vinto?- Lì mi paralizzai, non mi aspettavo che avremmo toccato quest'argomento.. merda, proprio quello che non volevo! -No.. questo Byakugan serve a ricordarmi delle mie debolezze- Toccai il mio occhio sinistro, è vero, grazie ad esso sono riuscito a completare diverse jutsu lasciatemi in eredità da mio padre ma.. avrei preferito rimanere senza un'occhio piuttosto che perdere la mia migliore amica ed acquistare l'odio del mio compagno di squadra: il suo fidanzato. Katayama mi fissa pietrificato, forse ha capito che non è un'argomento che mi piace parlare e, conoscendo i miei bruschi e diffidenti modi, con grande bravura riesce a cambiare argomento. -Ahhh, Hokage. Non so tu ma io sto morendo di fame. Hai mai assaggiato la cucina di Iwa? Ti assicuro che è strepitosa- Si alza mentre si massaggia lo stomaco e con un sorriso mi osserva divertito Devo dire che l'idea non mi dispiace molto.. in fondo siamo qui da qualche ora. -A dire il vero non ne ho mai avuto l'occasione. Ho assaggiato quella di Kumo e di Suna, oltre a quella di Konoha, ma devo dire che Iwa mi manca.- La tensione creatasi per tutto il tempo era sparita del tutto.. strano, era un'atmosfera che di solito percepivo quando mi trovavo con i miei amici o con il Raikage: Katayama Makoto, sei davvero un singolare shinobi. Ci allontaniamo dal palazzo dello Tsuchikage e ci dirigiamo presso un ristorante che Katayama adora; entrambi abbiamo congedato le nostre guardie del corpo. Prima di congedarle però, ho ordinato a Kosuke di cercare in queste zone il chakra di Haka. -Vedrà, le farò leccare il baffi- aveva preannunciato Katayama Ed a dire il vero, non ne vedevo l'ora.
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