Jinchuriki Dimension

Fra i monti rocciosi, L'Hokage in arrivo a Iwa

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Yameta
view post Posted on 2/8/2010, 19:08 by: Yameta




Il Gokage si era finito in maniera alquanto anomala. Ero già tornato al villaggio da un paio di giorni.. per riprendermi.
Ora però dovevo affrontare diversi problemi di politica estera che richiedevano sempre e più continui allontanamenti dal villaggio: miei e delle mie guardie del corpo.
Quella mattina avevo convocato Kosuke Uchiha e Temin no Goumei, le mie due guardie del corpo; convocai anche Seurai Nara, il mio segretario, e Tofune Akimichi con la moglie Akira Utatane, i miei consiglieri.
Avevo preso la decisione di intraprendere diversi viaggi per le terre ninja, in modo tale da poter parlare con comodità con ogni Kage.. e, si, non volevo prendere in giro nessuno ma volevo cercare di recuperare Haka Uchiha.. Hachibi era basilare per Konoha.
-Hai già deciso da dove iniziare?-
Seurai era preoccupato da questa mia decisione, cosa temeva?
-Inizierò da Iwa. Voglio intraprendere dei rapporti amichevoli con Katayama Makoto, il nuovo Tsuchikage. I nostri due villaggi sono sempre stati nemici, in questi tempi dobbiamo sanare questo problema-
Mi fissarono tutti preoccupati, le mie intenzioni si sarebbero ritorte contro se non avessi giocato bene le mie carte, specie con Suna con la quale nutrivo forti preoccupazioni e mi stavo lentamente conquistando le ostilità del Kazekage.
-è necessario che tu faccia attenzione. Di questi tempi i Kage sono suscettibili. Non dovresti fidarti nemmeno così tanto né di Kumo e tanto meno di Kiri.- intervenne Tofune acido
Lo fissai con comprensione, ma non potevo permettere che qualcuno mettesse in dubbio la nobiltà d'animo del Raikage e il buon cuore del Mizukage, nonostante Kigetsu fosse di Akatsuki.
-Lei si fida di me, Tofune-sama?-
Colto di sprovvista, l'Akimichi si rabbuiò perplesso mentre annuiva come un robot.
Che si fidasse o meno, e Tofune-sama si fidava, Konoha mi riconosceva nell'eroe di Konoha: l'erede della volontà del fuoco di Naruto Uzumaki.
Sogghignavo ogni volta che sentivo tali parole.
Mi alzai dalla poltrona e fissai tutti. Feci dei sigilli facendo segno a Kosuke e Goumei di prepararsi. Volevo che fossero loro a venire con me.
-Ho lasciato disposizioni a Suzumi Yamanaka per sostituirmi come Hokage per tutto il tempo che mancherò. La sua parola sarà la mia. Per il resto.. arrivederci- fissai con uno sguardo serio tutti ed usai una mia jutsu per sparire dal villaggio e riapparire, qualche stesso istante dopo, alle porte di Iwa: non era proprio una buona idea irrompere nell'ufficio dello Tsuchikage in pieni contatti di pace.

-Obito-sama.. dobbiamo tenerci pronti in caso di attacco?- domandò Goumei
Lo fissai, sempre previdente lui.
-Non è necessario. Probabilmente sanno già del nostro arrivo. Facciamoci ricevere come ogni delegazione che si rispetti. Dubito che lo Tsuchikage sia molto più ferreo di me nella gestione del villaggio e delle delegazioni straniere.-
A quelle parole, persino lo strano e silenzioso Kosuke si mise a ridere
-Lei è famoso per queste cose, Obito-sama
Ghignai anche io, poi fissai la torre del palazzo del Kage di Iwa.
Mi domandavo proprio cosa sarebbe successo nel nostro incontro: sarebbe andato bene o male?
 
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