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Elfen Lied, Il canto dell'elfo

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view post Posted on 11/12/2013, 13:36
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Sannin

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(LA)
« Os iusti meditabitur sapientiam,
Et lingua eius loquetur iudicium.
Beatus vir qui suffert tentationem,
Quoniam cum probatus fuerit accipiet coronam vitae.
Kyrie, ignis divine, eleison
O quam sancta, quam serena,
quam benigna, quam amoena
O castitatis lilium »

(IT)
« La bocca del giusto proclamerà la sapienza
e la sua lingua esprimerà il giudizio.
Beato l’uomo che sopporta la tentazione,
perché, quando sarà stato messo alla prova, riceverà la corona della vita.
Signore, fuoco divino, pietà!
Oh, quanto sei santa, quanto serena,
quanto benigna, quanto amabile,
o giglio di purezza! »

Elfen Lied (エルフェンリート Erufen Rīto?) è un manga di Lynn Okamoto (岡本倫 Okamoto Rin?) da cui è stato tratto un anime televisivo, sotto la direzione di Mamoru Kanbe.
La storia ruota intorno a Lucy, una mutante diclonius fuggita da un laboratorio e successivamente accolta da una famiglia composta da Kōta e la cugina Yuka, che si prenderanno cura di lei.
Il manga è stato pubblicato in Giappone da Shūeisha sulla rivista Weekly Young Jump e raccolto in 12 tankōbon. In Italia il manga è pubblicato da Planet Manga dal 18/10/2012.
Dal manga è stata adattata una serie televisiva composta da 13 episodi mandati in onda in Giappone nel 2004 e pubblicati in 2 volumi disponibili in VHS e DVD; esiste inoltre un OAV non continuativo della serie, disponibile solo nello special footage del DVD Box.
A causa della complessità dei contenuti, dalla presenza di alcune scene di nudo (ecchi) e di violenza fisica e psicologica piuttosto forti, la serie è stata classificata come seinen, vale a dire rivolta ad un pubblico maggiorenne.
La serie è ambientata nella città di Kamakura: sia nell'anime che nel manga vengono mostrati luoghi del posto, come la spiaggia in cui si perde Lucy e si incontrano altri personaggi, le scale del santuario in cui Kōta e la cugina si perdono e il ponte in cui c'è lo scontro finale tra Lucy e la polizia, che esistono davvero.

TRAMA



La storia è ambientata a Kamakura, in Giappone, e ruota intorno ai Diclonius, esseri mutanti molto simili agli esseri umani ma con due strane corna sul capo e dotati di fortissimi arti invisibili chiamati "vettori". Essendo pericolosi per la normale razza umana, i bambini Diclonius vengono uccisi alla nascita o rinchiusi in laboratori di ricerca, sottoposti a terribili torture e ad esperimenti estremamente violenti. Una di loro, Lucy, riesce però a fuggire verso il mare, massacrando qualunque persona le si pari innanzi.
Viene ritrovata sulla spiaggia da due ragazzi in un completo stato di amnesia e personalità doppia, causati da un colpo sparatole in testa durante la fuga. La giovane Diclonius si ritrova con una personalità completamente diversa e i due ragazzi decidono di chiamarla con la sola parola che riesce a pronunciare, ovvero "Nyu". Non potendola lasciare sola in quelle condizioni, la portano a casa in attesa di scoprire qualcosa sul suo passato.
Ma i militari non si arrendono e rimangono sulle sue tracce. Per di più ogni volta che la ragazza sbatte la testa ritorna ad essere Lucy. Un giorno di malattia Lucy/Nyu ricorda il suo passato nell'orfanotrofio e la prima volta in cui uccise. Anche Kōta aveva dimenticato il suo passato a causa dello shock subito per la morte violenta di suo padre e sua sorella. Anche lui riacquisterà la memoria, ricordando che a uccidere i suoi cari era stata proprio Lucy.
Inoltre Lucy non è l'unica della sua specie; al Centro di Ricerche rimangono numerosi Diclonius e alcuni di loro verranno incaricati di collaborare con i militari per abbattere la fuggitiva, come Nana, diletta di uno dei più importanti ricercatori, o Mariko, figlia dello stesso. Alla fine gli eventi porteranno ad uno scontro decisivo dove Lucy dovrà affrontare Mariko e i soldati.

I Diclonius

I Diclonius sono esseri umani mutati da un virus. Quelle nate da umani infetti sono sempre femmine (chiamate "Silpelit"),sono sterili e crescono rapidamente. Lucy, invece, è la "regina", è l'unica che può procreare nel modo classico e cresce come gli esseri umani. Hanno due particolarità: un paio di corna sulla testa e delle mani invisibili, chiamate vettori. Questi ultimi possono essere usati sia come arma sia come mezzo per trasmettere il virus. Possono avere la traiettoria d'attacco di un paio di metri (ad esempio il vettore di Lucy all'inizio del manga è pari a 2 metri) e la loro lunghezza e la loro potenza aumentano gradualmente durante la crescita. Ci sono rari casi in cui i vettori possono essere già molto lunghi fino dall'adolescenza (come nel caso di Mariko, i cui vettori raggiungono 11 metri). Nell'anime i Diclonius dispongono di 4 vettori (tranne Mariko che ne ha 26), nel Manga invece dispongono di un numero infinito di vettori. Il virus può essere trasmesso solo agli umani di sesso maschile. Quando un maschio viene a contatto coi vettori, qualsiasi figlio avrà sarà un Diclonius. Tuttavia, alla fine del manga, Lucy li usa per guarire Kouta da una ferita da arma da fuoco causatagli da Kurama. Nel manga si viene a conoscenza che dopo la morte di Lucy è stato messo a punto un vaccino contro il virus responsabile di questa mutazione.

Differenze tra le versioni

Nel corso della serie, sono evidenti differenze tra la versione cartacea e quella animata. L'adattamento anime è iniziato un anno e mezzo prima del completamento del manga. Ciò ha causato differenze significative di trama tra le due versioni, in particolar modo nell'episodio 12 della serie animata e il volume 7 del manga. L'anime ha infatti un esito completamente diverso dal manga:la battaglia tra Lucy e Mariko, e la morte del direttore Kurama ad esempio, mentre lo spettatore è libero di interpretare, data l'apertura del finale, la sopravvivenza o meno di Lucy dopo che ha parlato con Kouta (nell'ultima scena, tra i titoli di coda dell'ultimo episodio, si vede una sagoma bussare all'abitazione di Nana e gli altri, senza far vedere chi sia). Nel manga, invece, Kurama e Lucy sopravvivono, e dopo diversi eventi, è perfettamente chiaro la morte del Diclonius.
A sua volta, alcuni personaggi secondari sono omessi nell'anime, come Nozomi o Kakuzawa, e altri (dovuto anche alla maggiore brevità narrativa dell'anime). Inoltre, ci sono molti riferimenti alla melodia "Lilium", tra cui il carillon di Kouta, o Lucy che mentre scappa dal laboratorio di ricerca sui Diclonius canta la melodia. La canzone Lilium è un elemento unico nell'anime, mentre solo nel manga si fa riferimento alla poesia "Elfen lied" ("Canto dell'elfo"), come origine del titolo dell'opera. Si può dedurre che Lilium stessa, sia "il canto dell'elfo", nell'anime.
In confronto al manga, l'anime ha notevolmente meno informazioni e da meno spiegazioni sul motivo della mutazione dei Diclonius e sul reale motivo degli esperimenti su di loro. Nell'anime, nell'ultimo episodio, si può notare come si parli di "Un progetto", dal direttore del laboratorio, e si rivela che egli stesso sia un mutante di razza Diclonius, ma non si aggiunge nulla.
Come dettagli estetici, c'è da notare che tutti i Diclonius nell'anime sono rappresentati con i capelli di colore rosa, fatta eccezione per altri due esemplari di sesso maschile. Nel manga invece, Lucy solamente ha i capelli di quel colore, mentre Mariko ha i capelli biondi, e Nana ha i capelli di un viola scuro. Mentre in entrambe le versioni della storia, i Diclonius differiscono tra loro per numero e lunghezza dei vettori e differenze si notano anche dal comportamento di Kouta dopo essere venuto a conoscenza del fatto che Lucy sia la responsabile della morte dei suoi genitori, nell'ultimo episodio dell'anime.

PERSONAGGI



Kouta
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È un giovane universitario che abita in un ex-ristorante di proprietà della famiglia di sua cugina Yuka. In seguito ad un misterioso trauma subito da piccolo, ha dei ricordi distorti sulla morte della sorellina Kanae e di suo padre e non ricorda parte del suo passato. Dopo questo tragico avvenimento ha la tendenza ad aiutare e prendersi cura dei più deboli. Proprio grazie al suo carattere premuroso verrà risparmiato da Lucy e diverrà un suo grande amico. Nel manga avrà una figlia che chiamerà Nyū in ricordo dell'amica.

Lucy / Nyū
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Fin da bambina maltrattata ed emarginata dai suoi coetanei, trova in Kōta il suo unico vero amico (che lei considera qualcosa di più di un amico). Credendosi tradita da Kōta fa esplodere definitivamente il suo odio nei confronti del genere umano, giurando vendetta nei loro confronti. Viene successivamente catturata e rinchiusa nel Centro di Ricerca, dal quale riesce a scappare cinque anni dopo la sua reclusione. La sua fuga viene fermata da un colpo di fucile che causa in lei uno sdoppiamento della personalità, facendo nascere Nyū, una ragazza docile e affettuosa, incapace di parlare e, pur avendo le corna, di usare i vettori. Ma col trascorrere del tempo Nyū riacquisterà la memoria, rivelerà gradualmente la sua vera natura. Nel manga si vedono le sue grandi capacità: quando emana una forte emozione come la rabbia, i suoi vettori raggiungono una distanza di 2 metri. Sempre nel manga appare una terza e malvagia personalità di Lucy, il cui unico desiderio è quello di distruggere l'umanità ed al contrario di Lucy e Nyu non prova nessun affetto per Kōta.

Yuka
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Cugina di Kōta, innamorata di lui fin dalla più tenera età. Si ritrova a studiare medicina all'università con Kōta e a condividere lo stesso tetto. Gelosa di Lucy/Nyū che sembra anche lei apprezzare Kōta.

Mayu
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Quattordicenne scappata di casa a causa delle ripetute molestie sessuali da parte del patrigno. Assiste al combattimento tra Nana e Lucy, ma si auto-convincerà che si trattava solo di un sogno. Successivamente incontra Nana, con la quale lega subito diventando molto amica. Causerà involontariamente le mutilazioni di Nana da parte della sua rivale Lucy.

Nana
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Una giovane Silpelit incaricata di trovare Lucy, viene sconfitta da quest'ultima e orribilmente mutilata. In seguito viene salvata da Kurama, trovata da Mayu e successivamente accetta di vivere sotto lo stesso tetto di Lucy. All'inizio è un po' scettica ma, dopo aver scoperto il lato buono di Lucy (Nyū), tutti i suoi dubbi scompaiono e le due diventeranno in seguito buone amiche, tanto che Lucy, nell'ultimo episodio, salverà Nana da una fine certa. È molto legata a colui che crede essere suo padre, il dottor Kurama, infatti è solo grazie a lui se Nana ha resistito senza impazzire agli esperimenti a cui è stata sottoposta nel Centro di Ricerca. Nana significa in giapponese sette, nome datole a causa del numero della sua cella.

Bando
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Un soldato speciale particolarmente violento incaricato di uccidere Lucy, ma non arriverà mai al suo scopo. Viene da lei mutilato, accecato e infettato. Mayu si innamorerà di lui.

Kurama
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Direttore del centro di ricerche sui Diclonius. Sua figlia Mariko, anch'essa una Diclonius, è rinchiusa nello stesso centro. Kurama in realtà ha dimostrato più di una volta di non condividere appieno l'etica del gruppo per cui lavora, e prova veramente affetto paterno anche verso Nana, arrivando a farla fuggire e nascondersi invece di sopprimerla come gli era stato ordinato, dopo le terribili mutilazioni che la ragazza aveva subito e che l'avevano resa inutile per gli scopi del centro. Kurama, consapevole della pericolosità della figlia e pur sapendo che sarebbe stata eliminata, nell'anime sceglie di morire assieme a lei, abbracciandola mentre vengono fatti deflagrare gli esplosivi che la bambina aveva impiantati nel suo corpo, mentre nel manga sopravvive.

Mariko Kurama
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Silpelit figlia del sovrintendente Kurama, è stata rinchiusa in cella appena nata (questo spiega la sua difficoltà nel camminare) anche lei come Lucy è nata per uccidere ma, diversamente da quest'ultima, lei possiede 26 vettori di una portata di circa 11 metri. È estremamente pericolosa e per questo le sono state impiantate delle bombe nel corpo per evitare un'eventuale ribellione. Infatti, appena liberata, massacra chiunque, compresa sua madre adottiva, finché lei stessa, in fin di vita, non le fa saltare in aria un braccio. Nell'anime Mariko (del tutto privata da intenti omicidi dopo il ritrovo del padre) morirà nel 13º episodio assieme a Kurama, proprio a causa dell'esplosione di una di queste bombe. Nel manga invece Kurama sopravvive e la figlia muore nel tentativo di fermare Lucy. In seguito gli scienziati del centro di ricerche creeranno migliaia di suoi cloni

Kanae
Sorellina di Kōta, morta da piccola a causa di una malattia, almeno è questo che ricorda Kōta; in realtà è stata Lucy a uccidere Kanae e il padre davanti agli occhi del fratello maggiore, cosa che provocò al ragazzo uno shock talmente grande da bloccargli la memoria. Kōta si ricorderà dell'accaduto solo nel penultimo episodio della serie animata.

Direttore Kakuzawa
Principale antagonista della serie, è il fondatore del Centro di Ricerche sui Diclonius. In realtà vuole servirsi di loro per creare una nuova umanità. Viene decapitato da Lucy dopo che questa rifiuta i suoi piani. Nell'anime invece sopravvive.

Professor Kakuzawa
Figlio primogenito (e nell'anime unico) di Kakuzawa. Sarà lui a far fuggire Lucy dal Centro di Ricerche, ma verrà da lei decapitato quando sta per violentarla.
 
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